venerdì 9 luglio 2010

Le radici profonde non gelano

“Le radici profonde non gelano. - spiegò Samvise a Frodo - Per questo si scava una buca di circa due metri, ci si getta dentro un bel po’ di concime, con poca terra, e sopra si piantano questi fiori. Nel concime le radici dovrebbero crescere molto in profondità, e così, sopravvivendo all’inverno, l’estate prossima avrà le finestre ricolme di questi fiori profumati. La metteranno di buon umore, signor Frodo!”
“Sei molto caro, Sam. Ma tutto quel concime non porterà cattivo odore?”
“Oh, no! Ci sarà terra in abbondanza sopra. Mi creda, non lo farei se solo ci fosse questa possibilità! Sarà un lavoretto ben fatto, come quelli del vecchio Gaffiere, signore.”
“Come quelli del Gaffiere”, ripeté Frodo, con un velo di malinconia che, come spesso ormai capitava, gli si era impadronito all’improvviso dello sguardo e della voce. Pensare al Gaffiere gli aveva fatto venire in mente lo zio Bilbo, e la spensieratezza degli anni delle sue prime avventure. Quando una buona boccata di erba pipa e una tazza di tè erano sufficienti a metterlo di buon umore. E quando lui non era ancora uscito dai confini della sua cara, verde, pacifica Contea.